"Amo ripetere che è davvero inutile per un giovane calabrese cercare altrove quello che ha sotto casa”. Il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, è molto orgoglioso del suo ateneo soprattutto dopo che il Censis l'ha incoronato migliore università d’Italia. Leone ha le idee molto chiare sul perché un giovane calabrese dovrebbe studiare all’Unical, a Rende, alle porte di Cosenza: “Per l’alto livello dei corsi di laurea al passo con le esigenze del mondo del lavoro, un unicum che si chiama Campus – ha detto il rettore Leone all’AGI -, per un’atmosfera internazionale e per una lunga serie di benefici e servizi del Diritto allo studio. Siamo, inoltre, in prima fila nelle ricerche internazionali grazie anche all’alta qualificazione del corpo docente".
“Il recente rapporto Almalaura – ha aggiunto il rettore in merito agli sbocchi lavorativi dopo la laurea - ha certificato che l'82% dei nostri laureati trova lavoro entro cinque anni. Ma ben sei su dieci lavorano al Sud, in significativa crescita rispetto allo scorso anno. Questo dato, che stupisce molte persone, ci dice che emigrare non è sempre obbligatorio. Inoltre, l’Unical segue i suoi laureati anche alla fine del percorso di studi. C'è un ufficio di placement molto attivo, organizziamo periodicamente Recruiting Day con le grandi aziende, ospitiamo incubatori di imprese e favoriamo l’attivazione di start-up che creano lavoro. Insomma, nonostante la debolezza occupazionale del territorio, la formazione che eroghiamo ha un grande valore per competere e affermarsi nel mondo del lavoro”.
Sulle difficoltà logistiche e sui problemi legati ai trasporti, Leone ha evidenziato le opportunità che l’ateneo offre anche in questo ambito: “La residenzialità estesa a un numero elevato di studenti da sempre caratterizza l’Unical. Il numero di alloggi su iscritti in corso per l’Unical è il quadruplo della media nazionale e rappresenta uno dei nostri punti di forza. Offriamo migliaia di posti letto gratuiti per venire incontro alle esigenze abitative della popolazione studentesca che non risiede nel comprensorio. Questa grande offerta pubblica di posti letto ci auguriamo faccia da calmiere anche per il mercato privato degli alloggi, che qui non raggiunge gli eccessi delle grandi città”.
Sulla qualità della ricerca all’Unical, il rettore ha aggiunto: “I giovani rappresentano la linfa vitale della nostra università: da sempre il reclutamento accademico, direi quasi naturalmente, premia i nostri studenti. Io stesso sono laureato in Matematica proprio all'Unical. Ogni anno attraverso il bando pubblico per l’ammissione ai corsi di dottorato di ricerca, che quest’anno ha messo a disposizione 84 posti con borsa di studio, diamo loro una possibilità per mettersi alla prova cogliendo una formidabile opportunità di formazione e crescita professionale.Consolidare gli ottimi risultati raggiunti – ha spiegato Leone sarà la prossima sfida dell’ateneo di Arcavacata. L’Unical – ha concluso il rettore - non si siede sugli allori ma intende rafforzare i suoi punti di eccellenza, ampliare il parco docenti, favorire l’internazionalizzazione, il reclutamento di qualità e innovare l’offerta formativa in maniera che sia sempre al passo con i tempi”.
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