di FRANCESCO IULIANO
Prende il via Agenda Calabria, il piano di strategia di sviluppo industriale elaborato da Unindustria Calabria per il rilancio dell’economia regionale.
La presentazione questa mattina nel corso di un incontro allestito nella sala Verde della Cittadella regionale al quale hanno partecipato, con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, il direttore del centro studi di Confindustria, Alessandro Fontana, il sottosegretario di Stato all’Interno, Wanda Ferro. In collegamento web il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto.
In apertura Aldo Ferrara ha spiegato che “Agenda Calabria consiste in un articolato piano di investimenti ed interventi legato ad una programmazione e fortemente ancorata ad un disegno di politica economica ambizioso ed evoluto che ovviamente vuole fare leva su quella che noi conosciamo come programmazione unitaria. Ma qual è il presupposto sulla base del quale abbiamo offerto questo contributo progettuale, considerato che i tre cicli di programmazione precedenti, dal 2000 al 2020, non hanno prodotto effetti, risultando influenzati sotto il profilo della crescita? Abbiamo deciso di dare il nostro contributo insieme al Centro studi di Confindustria proponendo un piano di aiuti nei confronti delle imprese che, ovviamente, fa perno sulla programmazione unitaria”.
Sulla collaborazione con la Regione Calabria ha specificato che “tutto nasce dal lavoro svolto in sinergia con i dipartimenti con i quali è stato verificato il quadro finanziario e la compatibilità delle misure che andiamo a proporre con quelle che sono le condizioni dei diversi strumenti”.
“Quello che viene presentato oggi - ha detto Carlo Bonomi - è un progetto importante. La Calabria è una regione che sappiamo può dare tanto e da qui aspettiamo tanto. La prima cosa da fare sarà lavorare insieme. Pubblico e privato. Quello di oggi è un esempio di come pubblico e privato possono veramente, insieme, fare qualcosa per il proprio Paese.
Quello che viene presentato oggi - ha detto Carlo Bonomi - è un progetto importante. La Calabria è una regione che sappiamo può dare tanto e da qui aspettiamo tanto. La prima cosa da fare sarà lavorare insieme. Pubblico e privato. Quello di oggi è un esempio di come pubblico e privato possono veramente, insieme, fare qualcosa per il proprio Paese”.
Tra i temi toccati con il presidente Bonomi: immigrazione, aliquote Irpef, autonomia differenziata, anche lo sviluppo dell'area industriale di Gioia Tauro che comprende il porto e il nuovo rigassificatore.
“L’asse di Gioia Tauro - ha commentato Aldo Ferrara - è uno dei punti di forza come fattore di sviluppo anche per il nostro piano. Cè tutta l'aria retroportuale che deve essere assolutamente valorizzata in quanto il porto è un fiore all'occhiello nel Mediterraneo. Per quanto riguarda gli rigassificatore certamente l’attenzione si è un po’ sopita per due motivi: primo perché c'è stato una diversificazione delle fonti di approvvigionamento ed anche perché è crollato il prezzo energetico. Noi, però, forti della lezione del passato, dobbiamo guardare avanti con lungimiranza a quella che è l'indipendenza energetica del nostro Paese dell’Europa, realizzando questa importante infrastruttura non solo sotto il profilo energetico ma anche perché avrebbe, a valle, la cosiddetta piattaforma del freddo che determinerebbe uno dei più importanti e più grandi centri agroalimentari d’Europa”.
Dello stesso avviso Carlo Bonomi che ha ribadito “come il rigassificatore di Gioia Tauro sia un'infrastruttura strategica nazionale perché oltre ad alleggerire quella che è stata la tensione dei mesi scorsi, nel progetto è prevista la realizzazione di una piastra del freddo che ritengo sia fondamentale per un paese che come l'Italia e, in particolare modo la Calabria, fa dell'agroalimentare uno dei suoi prodotti”.
Roberto Occhiuto - “Sono molto felice di questo rapporto con Confindustria e riconoscente al presidente Bonomi ed al presidente Ferrara. Bonomi non è qui per la prima volta, abbiamo interloquito con lui altre volte in maniera concreta su questioni che riguardano lo sviluppo della Calabria e quindi lo sviluppo del Paese. La Calabria – ha proseguito Occhiuto - ha una grande responsabilità in quanto deve dimostrare di saper cambiare passo, di saper diventare una terra in cui lo sviluppo può essere prodotto. Il Paese ha una grande responsabilità nei confronti della Calabria perché la nostra regione può davvero essere l'hub dell'Italia e dell’Europa nel Mediterraneo, che sta diventando in maniera crescente il centro del nuovo paradigma dell'economia europea”.
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