“Vent’anni fa la ‘ndrangheta colpiva al cuore le istituzioni democratiche della Calabria, assassinando il vicepresidente del Consiglio Regionale, Francesco Fortugno. Un delitto che ha segnato profondamente la nostra terra, una ferita aperta nella coscienza collettiva. Ma anche l’inizio di una reazione civica e culturale: i volti e le voci dei giovani sono ancora oggi un monito e una speranza; l'impegno delle Istituzioni è sempre rivolto alla rinascita della nostra terra. E oggi è nostro dovere tenere viva la memoria di quel sacrificio. In questa giornata, il mio pensiero va alla famiglia Fortugno e a tutti coloro che, ogni giorno, scelgono di stare dalla parte della legalità, della trasparenza e della giustizia. Locri, città sfregiata da un delitto assurdo, ha saputo reagire. La Calabria ha saputo reagire. Sta a noi, oggi, continuare su quella strada. La memoria è impegno”.
Così l’assessore al Lavoro e al Turismo della Regione Calabria, Giovanni Calabrese, ha ricordato Francesco Fortugno, intervenendo oggi alla Locri alla XX commemorazione dalla morte, alla quale hanno, tra gli altri, partecipato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, la vedova Fortugno, Maria Grazia Laganà, il sindaco di Locri, Giuseppe Fontana, e le scuole del territorio.
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