”Zucchero e sale, gusto e sapori della vita”, partecipazione al convegno di Fidapa Lamezia e Botricello

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images ”Zucchero e sale, gusto e sapori della vita”, partecipazione al convegno  di Fidapa Lamezia e Botricello

  23 giugno 2023 17:22

Si è svolto giorno 16 giugno 2023 presso Il Chiostro di San Domenico in Lamezia Terme il convegno FIDAPA sul tema internazionale “New actions through cooperation” – “Nuove azioni attraverso la cooperazione”. Un incontro, organizzato dalle sezioni Fidapa di Lamezia Terme e di Botricello, che con amicale intento cooperativo, hanno promosso un convegno dal titolo:” Zucchero e sale, gusto e sapori della vita”.

Il convegno è stato aperto dalla Presidente della Sezione di Lamezia Terme Antonella Centonze e dalla presidente di Sezione di Botricello Rosalba Viscomi. Le stesse, dopo i saluti alle autorità FIDAPA e civili hanno passato la parola alle due past President Elisabetta Priolo e Carmela Schipani, rispettivamente di Lamezia Terme e Botricello che, come prassi hanno curato i lavori del tema internazionale.

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Sono intervenuti il Sindaco Paolo Mascaro di Lamezia Terme ed il Sindaco Simone Puccio di Botricello che hanno rivolto un rispettoso messaggio augurale e parole di plauso per tutta la FIDAPA. Ancora una volta si è evidenziato come il mondo della donna porti in sé, nell’animo, il sentimento strutturale di Mater ed in quanto tale si muove tra accoglienza, cura e cultura.

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Il titolo “Zucchero e sale, gusto e sapori della vita” fa quasi intravedere una tavola imbandita, ma le organizzatrici oltre all’aspetto puramente culinario e nutrizionale, hanno voluto fornire una veduta più ampia ed articolata, catturando nel quotidiano, il significato più profondo dell’esistere umano.
Due giovani biologhe nutrizioniste, Ilenia Scarpino e Simona Federico con la passione che le contraddistingue, hanno presentato i cristalli di zucchero e di sale e con particolareggiata analisi hanno messo in evidenza ciò che si maschera nella nostra alimentazione tanto da finalizzare una attenta lettura delle etichette degli alimenti acquistati e poter così individuare il cosiddetto “cibo spazzatura”.

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Il pubblico e le socie delle due sezioni presenti hanno seguito con interesse il parallelismo fatto tra gusto e sapore, termini utilizzati talvolta come sinonimi individuandone differenze fisiologiche e linguistiche. L’intervento del  medico psichiatra Miriam Sirianni, ha  rilevato: “Negli ultimi decenni si è assistito a un’evoluzione del concetto di dipendenza: se prima, con questo termine, si faceva riferimento prevalentemente a un disturbo legato all’abuso di alcol o sostanze stupefacenti, con il passare degli anni, le esperienze che possono essere al centro di una dipendenza sono aumentate fino ad arrivare a comprendere tutta una serie di comportamenti che non hanno a che fare con l’uso di una sostanza, ma che comunque interferiscono con il sistema nervoso, l’equilibrio neurochimico e con vari aspetti della vita della persona.”

Tra queste, infatti, vi è una dipendenza comportamentale, che insidia l’età adolescenziale, nota come “Food Addiction”, una condizione clinica caratterizzata dall’impulso irrefrenabile, derivato dalla stimolazione del sistema cerebrale della ricompensa, di assumere un determinato alimento, che assume quindi le caratteristiche di una sostanza d’abuso. Tale dipendenza, sebbene possa avere determinanti di origine genetica, è strettamente correlata alle esperienze esterne vissute in ambiente familiare, sociale, relazionale in generale. La dottoressa ha concluso dicendo: “È pertanto probabile che un approccio psicoterapeutico, prevedendo un percorso di analisi delle esperienze vissute ed affrontando l’alto valore emotivo e di piacere alla base di questa trappola, possa fare anche piangere chi della dipendenza è vittima e cerca aiuto. Ci si è chiesto se in questo percorso ci si apre alle lacrime e se, allo stesso modo di come si prendono cura del dolore, riescano a lenire e soddisfare il senso di fame. Perché <> e come diceva Voltaire: “Le lacrime sono il linguaggio silenzioso del dolore”.

Il successivo intervento da parte di Rosario Iannacchero, medico neurologo, ha evidenziato come proprio la cattiva alimentazione giochi un ruolo nelle malattie come il diabete e l’ipertensione e come esse stesse sottendano ad una più complessa sindrome coinvolgendo tutto il sistema neurocardiovascolare. Difatti,  l’attuale  nostro modello di sviluppo, non solo ambientale, ma anche economico e sociale siano intrisi di aspetti così impattanti sulla salute dell’uomo.


 La Prevenzione, lo stile di vita, l’impatto ecologico dell’obesità, lo spreco alimentare metabolico sono stati il focus finale del convegno. Le past president, infine,  hanno portato i risultati dell’indagine epidemiologica promossa dal Ministero della Salute,  chiamata Okkio alla Salute.
 Nel nostro Paese, sin dal 2007, vi è una vigile osservazione dell’eccesso ponderale nei bambini di 8-9 anni grazie al sistema di sorveglianza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e le Regioni . L’ultima indagine si è conclusa nel 2019 e dall’analisi di questi ultimi  dati epidemiologici è emerso come intervenendo ed effettuando precocemente dei correttivi di stile di vita si possa arrivare ad ottenere un cosiddetto tesoretto di salute.  La past president di Lamezia ha sottolineato che il coinvolgimento delle famiglie è importante come è importante il mantenimento e la sinergia del coinvolgimento scuola/ famiglia. Non sottovalutando di porre una maggiore influenza e rafforzamento del curriculum scolastico sull’attività motoria. Nel mentre le politiche agricole, commerciali, di marketing creano un rinforzo reciproco che impattando tutte positivamente sulla salute.


Scopo ultimo è migliorare lo stato di salute dei bambini migliorando i loro stili alimentari, cercando di incrementare l’abitudine all’esercizio fisico e  favorire una sana nutrizione e attività fisica.
Ma accanto alla responsabilità del singolo devono essere coltivate e amplificate le decisioni dei governi nazionali e territoriali locali perché si possa dare un maggiore supporto che coinvolgano anche le persone svantaggiate, quelle che hanno maggiori difficoltà a reagire alle influenze e agli ambienti obsogeni. 


La conclusione è stata che SOLO LA INTERSETTORIALITA’ DEGLI INTERVENTI PORTA A RISULTATI PER IL BENE DEL SINGOLO E LO SVILUPPO DEL PAESE.
 Pertanto, come per il concetto di “Suolo Sano” introdotto già da un paio di anni dalla FAO e laddove la globalizzazione fallendo lascia il passo alla glocalizzazione delle colture nel rispetto del territorio e dell’ecosistema, la responsabilità del singolo può individuare ed avviare percorsi sostenibili coinvolgenti scelte tali da poter oculatamente SEMINARE BENE IL NOSTRO FUTURO!! Prendendosi cura di sé e della natura.

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