“Apprendo con stupore – e non senza una certa indignazione – le farneticanti dichiarazioni diffuse a mezzo stampa dai consiglieri di minoranza del gruppo “Gimigliano Casa Comune”, i quali, evidentemente a corto di contenuti e risultati, tentano maldestramente di risollevare il proprio ruolo politico affossando il lavoro serio, costante e trasparente portato avanti dalla nostra Amministrazione. LEGGI QUI
Accusare questa Maggioranza – che ha ottenuto con ampio consenso la fiducia dei cittadini – di arroganza e ostracismo è un atto tanto grave quanto infondato. Chiunque frequenti il Comune, sa bene che nessun “muro di gomma” è mai stato eretto, se non nella fantasia di chi, frustrato per la propria irrilevanza amministrativa, cerca visibilità gettando fango. Il rispetto delle regole e delle istituzioni non è ostracismo: è responsabilità.
Quanto all’accesso agli atti, ricordiamo che esso è garantito dalla legge e disciplinato da procedure precise e concordate anche con il Segretario Comunale. Se qualcuno si aspetta scorciatoie o privilegi fuori da ogni norma, ha sbagliato indirizzo e tempi. La Pubblica Amministrazione non è un mercato rionale dove ci si serve da soli: esiste un protocollo da rispettare e se viene etichettato come “riservato”, lo è per motivazioni precise e legittime. Parlare di “escamotage” è ridicolo e offensivo verso i dipendenti comunali che agiscono con correttezza e professionalità.
Particolarmente sconcertante risulta, inoltre, il riferimento alla presunta presenza di un agente della polizia municipale 'affiancato' all’ufficio protocollo, quale forma di controllo. Si tratta di un’affermazione grave, infamante e del tutto destituita di fondamento. Strumentalizzare persino l’operato della Polizia Municipale, alterando la realtà, al solo scopo di alimentare polemiche infondate, rivela l’assoluta inconsistenza politica di chi tali affermazioni ha formulato.
“Si resta, pertanto, in attesa dell’annunciata autodenuncia da parte della consigliera di minoranza, sorpresa a fotografare il report dei protocolli nel corso di una seduta di accesso agli atti. La stessa, ha cercato di giustificare il proprio operato sostenendo di aver ritratto, in realtà, il quaderno degli appunti di un’altra consigliera, manifestando contestualmente l’intenzione di procedere ad autodenuncia e specificando che l’immagine oggetto di rilievo non riguarderebbe documentazione estratta dal protocollo informatico, bensì appunti personali redatti dalla collega consigliera”.
Tale mancata assunzione di responsabilità configura una violazione particolarmente grave dei principi di trasparenza, correttezza istituzionale e delle norme in materia di accesso agli atti e tutela della riservatezza.
Per quanto riguarda la Commissione Affari Generali, la surroga del consigliere assente e le convocazioni consiliari, ogni procedimento è stato svolto nel rispetto della normativa vigente. I consiglieri di minoranza, se realmente avessero voluto collaborare, avrebbero potuto farlo in sede istituzionale con proposte concrete. Ma è più facile piangere Miseria sui giornali che partecipare attivamente alla vita amministrativa.
Rigettiamo, infine, con forza l’inaccettabile insinuazione secondo cui questa Amministrazione minerebbe le basi democratiche della comunità. Chi semina disinformazione e getta ombre senza prove sta facendo un danno enorme a Gimigliano, alle sue istituzioni e alla sua immagine. La democrazia si fonda sul confronto, sì, ma anche sul rispetto delle regole e delle persone. Noi continueremo a lavorare con trasparenza e dedizione per il bene di tutti, anche di chi oggi pensa di farsi opposizione a colpi di comunicati diffamatori.
Ma Gimigliano non si lascia ingannare! I cittadini sanno distinguere tra chi lavora e chi urla, tra chi Amministra e chi intralcia, tra chi costruisce e chi distrugge….. La storia politica locale non sarà certo scritta da chi si nasconde dietro comunicati velenosi, ma da chi – come noi – ogni giorno ci mette la faccia, il tempo e la fatica per il bene comune”.
Lo scrive in una nota Il Sindaco di Gimigliano Avv. Laura Moschella.
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