"La nota sulle piste ciclabili uscita ieri a firma dei consiglieri Riccio e Corsi nasconde, come sempre, il solito linguaggio e la solita piccola e miope visione della città".
Ad affermarlo, in una nota, sono i consiglieri comunali Vincenzo Capellupo e Tommaso Serraino.
"Visione che peraltro si era già manifestata in modo palese nella commissione consiliare, svolta al mattino e citata nella nota stampa dei due consiglieri" - scrivono ancora.
"Tutto l'impegno del consigliere Riccio, nel dibattito consiliare, era stato rivolto a spostare ad altra destinazione i km di pista ciclabile e il relativo finanziamento previsti dall'amministrazione Fiorita per la creazione di un anello ciclabile delimitato al traffico nel quartiere Corvo. Un percorso protetto dove potranno andare a pedalare gli appassionati di ciclismo o i semplici ciclisti occasionali nonché i tantissimi bambini della città che finalmente avranno uno spazio per poter imparare a pedalare senza autovetture. L'attacco di Riccio è senza alcun reale ragionamento sui complessivi 12 km di pista ciclabile, previsti dal Comune, che si uniscono a quelli già finanziati, ovvero i circa 4km che vanno dal Castace lungo le dune di Giovino al Corace, e l'altro tracciato che segue la metropolitana di superficie. Due interventi ai quali seguiranno altri già individuati nella progettazione globale, come il collegamento stazione Germaneto-Università, e presentati nella commissione di ieri. Quindi una valorizzazione di tutto il territorio che non esclude, come vorrebbe il consigliere Riccio, il quartiere Corvo dove, invece, l'amministrazione Fiorita ha deciso di investire con una generale programmazione rivolta all'idea della creazione di un polo sociale e sportivo, vedi l'avvio dei lavori proprio oggi per la costruzione del nuovo palazzetto dello sport e l'apertura a giorni del nuovo centro sociale del quartiere. Il consigliere Riccio prova ad alimentare una guerra tra quartieri della stessa città praticando l'arte della menzogna forse al solo scopo di coltivare il suo elettorato e sarebbe interessante conoscere l'idea dei suoi compagni di partito, rispetto alla sua di abbandonare al loro destino pezzi di città come il quartiere Corvo".
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