di STEFANIA PAPALEO
"Una procedura poco chiara". E la Provincia di Crotone revoca in autotutela i tre bandi di concorso che erano stati indetti per l’assunzione a tempo determinato di due amministrativi e un addetto alla comunicazione. In calce, la firma del dirigente di settore e responsabile del procedimento Arturo Crugliano Pantisano. Con buona pace di quei candidati che ne avevano contestato la regolarità all'indomani dell'esito delle prove scritte, tanto da indurre una di loro, l'avvocato catanzarese Modestina Migliaccio, a presentare prima un'istanza di accesso agli atti e poi una diffida per chiedere l'annullamento dell'intera procedura concorsuale "per vizi di merito
e di legittimità che hanno determinato persino una graduatoria finale con esclusione dei nomi precedentemente vincitori di concorso".
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Annullate, dunque, le prove orali fissate per il prossimo 25 ottobre con restituzione ai candidati della somma di 10,33 euro versata per potere partecipare al bando.
Espletata lo scorso 5 ottobre la prova scritta mediante procedure informatizzate (tramite Ipad) con l’assistenza di un tecnico della Società incaricata, erano stati poi generati sul portale Tuttoconcorsi, per ogni singolo candidato, i codici di 25 caratteri alfanumerici, al fine di garantire il totale anonimato, salvo poi la Società incaricata agganciare gli elaborati creati con i codici alfanumerici ai nomi dei candidati per essere trasmessi al presidente della Commissione giudicatrice, che ha quindi pubblicato le modalità per la consultazione degli esiti della prova orale.
A questo punto scoppia il bubbone, avendo la Provincia verificato che i codici trasmessi dalla Società risultavano solo in parte coincidenti con quelli generati in fase concorsuale impedendo ai candidati di verificare il proprio esito in maniera chiara, esaustiva ed univoca, in quanto nella trasmigrazione dei dati i codici precedentemente assegnati ad ogni singolo candidato sono risultati diversi da quelli iniziali. Inutili le rassicurazioni da parte della società incaricata sulla regolarità della procedura. La Provincia ha, infatti, deciso di revocare i bandi in autotutela, in quanto "a causa delle problematiche di natura tecnica riscontrate ed evidenziate dalla Società incaricata, permane il ragionevole dubbio sulla chiarezza della procedura".
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